Nel maggio 2014, il Governo ha predisposto le Linee guida per la Riforma del Terzo settore formulando i criteri per una revisione organica della legislazione riguardante il volontariato, la cooperazione sociale, l'associazionismo non-profit, le fondazioni e le imprese sociali. Dal 13 maggio al 13 giugno 2014, il Governo ha quindi aperto una consultazione pubblica sulle Linee guida, per confrontarsi con le opinioni degli attori del Terzo settore e dei cittadini sostenitori o utenti finali degli enti del non-profit, di cui sono stati resi pubblici i risultati definitivi nel settembre 2014. (per la lettura dei contributi disponibili in web clicca qui).

La ConVol ha risposto mediante l'invio di un documento nel quale tra l'altro evidenziava come imprescindibili la valorizzazione dell'azione volontaria come pienamente gratuita e la specificità delle organizzazioni di volontariato nell'ambito del complesso ed eterogeneo mondo del Terzo Settore. Tra le questioni di base indicate nel documento, il riconoscimento dell'autonomia del volontariato organizzato, il tema dei Centri di Servizio per il Volontariato e dei Co.Ge., l'Osservatorio sul Volontariato, la distinzione tra ruoli (retribuiti e volontari) all'interno delle OdV, il Registro nazionale delle OdV. Quanto contenuto in questo testo ha costituito la base dei successivi documenti che la ConVol ha prodotto sulla Legge di Riforma.

In seguito, il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente e del Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, nel corso della riunione del 10 luglio 2014, ha approvato il disegno di legge delega per la riforma del Terzo settore, dell'impresa sociale e per la disciplina del Servizio civile universale, presentato alla Camera il 22 agosto 2014 (A.C. 2617).

L'Esame in commissione XII (Affari sociali) è iniziato il 1° ottobre 2014 e si è concluso il 31 marzo 2015 con la predisposizione del testo risultante dagli emendamenti approvati in Commissione. La discussione in Assemblea è iniziata il 1° aprile e si è conclusa il 9 aprile 2015.

Il 10 novembre 2014 la ConVol è stata ricevuta in audizione presso questa Commissione ed ha esposto preoccupazioni e proposte che sono state successivamente in parte accolte, prima tra tutti la valorizzazione del volontariato organizzato.

Approdato al Senato (A.S. 1870), il disegno di legge delega è stato esaminato dalla Commissione 1° (Affari costituzionali), che ne ha iniziato l'esame nella seduta del 28 aprile 2015 (qui l'iter del provvedimento) per concluderlo il 16 marzo 2016 (qui il testo approvato in Commissione 1°).

Il 16 giugno 2015 Convol è stata ricevuta in audizione presso questa Commissione del Senato cui ha ribadito proposte e preoccupazioni sempre legate all'identificazione, valorizzazione e tutela del Volontariato organizzato. Anche in questo caso le proposte di emendamento della ConVol sono state in parte accolte e inserite nel testo definitivo della Legge. Esse rispondevano ai seguenti criteri e principi generali:

1) Conservare con chiarezza la natura “non profit” di tutte le organizzazioni che intendono definirsi di Terzo settore;

2) Pur nel quadro di un welfare universalistico, destinare maggiori opportunità ai soggetti socialmente più fragili rispetto a quelli con maggiore autonomia;

3) Riconoscere e valorizzare la pluralità delle forme organizzative interne al Terzo settore, la cui differente identità corrisponde a modi differenti e complementari di perseguire l’interesse generale. Una ipotetica “fusione” in forme organizzative ibride genererebbe “confusione” e ambiguità, compromettendo la credibilità dell’intero settore e la fiducia verso di esso da parte dei cittadini;

4) Valorizzare e difendere la peculiarità dell’agire gratuito organizzato - che storicamente è stato (e spesso continua ad essere) la radice da cui nascono ulteriori e diverse forme di impegno solidaristico – sostenendo l’autonomia delle organizzazioni specificamente fondate su esso;

5) Conservare la specificità dell’attività dei Centri di Servizio per il Volontariato a vantaggio delle organizzazioni di volontariato;

6) Aumentare i poteri delle organizzazioni di Terzo settore all’interno dei rispettivi Osservatori nazionali, dei quali rendere più efficace e significativo il funzionamento.

Gli emendamenti hanno riguardato gli Articoli 2 (Principi e criteri direttivi generali ) 5 (Attivita' di volontariato, di promozione sociale e di mutuo soccorso ) 6 ( impresa sociale) e 9 (Misure fiscali e di sostegno economico)

L'Assemblea del Senato ha poi approvato, con modifiche, il disegno di legge delega nella seduta del 30 marzo 2016.

Trasmesso alla Camera in seconda lettura, il provvedimento  (A.C. 2617-B) è stato esaminato, in sede referente, dalla XII Commissione affari sociali che ne ha concluso l'esame, con la votazione del mandato alla relatrice, il 19 maggio, senza l'approvazione di modifiche. Il provvedimento è stato approvato in via definitiva dalla Camera nel testo trasmesso dal Senato nella seduta del 25 maggio 2016.

La Delega al Governo per la riforma del Terzo settore, dell'impresa sociale e per la disciplina del servizio civile universale si compone di 12 articoli. 

Qui il testo definitivo pubblicato nella G.U. del 18 giugno 2016 ed entrato in vigore il 3 luglio 2016.

N.B. Parte della cronistoria è stata estratta dal sito della Camera